Tu che leggi:
dovrai morire. No, no, non è il film di Troisi: "mo me lo segno". Non
è uno scherzo tu morirai. Noi esistiamo per imparare a morire. Quando moriamo
rivediamo rapidamente tutti i sogni che abbiamo fatto, immagini precise. Il
tolteca ci deve arrivare al meglio, sa che deve arrivare a quel momento con la
coscienza ben aperta, ben sveglia. Dunque l' unica ragione perché esistiamo è
che dobbiamo imparare a morire. Nel sistema di credenza tolteco assume
particolare rilevanza la ricapitolazione. Una delle respirazioni della
ricapitolazione viene definita "respiro spazzante". Immaginiamo di
avere il passato a sinistra della nostra testa ed un futuro davanti. Nel
linguaggio sciamanico passato, presente e futuro fanno parte di un unico tempo.
Però ora consideriamo come se ci fosse un passato a sinistra ed un futuro
davanti. Il respiro
spazzante funziona che noi dalla posizione centrale andiamo con la testa ad
inspirare verso sinistra, per cui andiamo a prendere tutta quella che è la
nostra energia dell' antico, e poi con un unico gesto lento e profondo e lungo,
andiamo verso la nostra destra. Questo significa che andiamo a prendere dall'
antico per portare all' attualizzazione di noi stessi. Questo è il respiro
spazzante. Il primo ricordo che andremo a ricapitolare è un ricordo che ha a
che vedere con la nostra energia fisica. Andate a cercare quello che è un evento
che riportate alla vostra salute, vi siete fatti male, siete stati ammalati,
qualcosa che abbiamo vissuto con il corpo fisico. Il secondo evento da
ricapitolare è un evento che ha a che vedere con le vostre emozioni, un
distacco, un amore bellissimo. Ah! Attenzione, non giudicate gli eventi brutti.
Nello sciamanesimo non esiste giudizio del bello o del brutto: esiste la nostra
storia. Il terzo evento da ricapitolare è una situazione in cui si è persa la
fiducia nella vita, una delusione, una credenza forte che è crollata, qualcosa
che ci ha portato una grande delusione. La ricapitolazione si fa ad occhi
chiusi o bendati, possibilmente in una grotta, o un luogo piccolo e chiuso,
ancora meglio se sospesi in una piccola tenda nell' aria. Bisogna ricordare gli
eventi scelti nei minimi dettagli, bisogna ricrearlo nei minimi dettagli. La
ricapitolazione viene fatta per riottenere l' integrità energetica. La
ricapitolazione è la pratica più importante, ma ne esistono altre: il
seppellimento, l' affumicamento o ci si appende. La ricapitolazione è
ricompattare i campi di energia che sono stati disgregati, separati, resi poco
compatti a causa dell' interazione con i nostri simili, ma non solo. La
respirazione durante la ricapitolazione deve essere lenta, profonda,
diaframmatica, deve partire dall' area della volontà. La ricapitolazione funziona
perché la volontà annulla il tempo e ci ricollega al luogo ed al tempo di ciò
che stiamo ricapitolando. Noi interveniamo in quel momento, nel momento dell'
accadimento per rimettere le cose apposto energeticamente, per riordinare le
fibre energetiche. Di fatto l' inspirazione raccoglie tutti i filamenti di
energia rimasti agganciati alle altre persone, al contrario l' espirazione
sgancia filamenti energetici di altre persone e ricollochiamo ciò che ci
appartiene al suo posto. Nella ricapitolazione la respirazione può seguire
diversi ritmi. La ricapitolazione la si fa usando nello stesso momento il
respiro, gli occhi e la volontà. La volontà ci porta al luogo e al tempo dove vogliamo
andare, così vediamo nuovamente la scena. Gli occhi dovrebbero essere
leggermente incrociati, come quando si entra nel sognare. La ricapitolazione ci
consente di recuperare energia. Il respiro va dietro al flusso energetico che
percepiamo, quindi ci fermiamo un attimo lì dove c' è da recuperare, diciamo il
ritmo del respiro corrisponde ai comandi della volontà. Si respira sempre con
il naso. Sul sentiero della conoscenza i guerrieri devono assolutamente
sviluppare la capacità di riconfigurarsi. Si tratta di un rinnovo continuo,
istante per istante, che consente di coincidere con i flussi dell' energia e del
tempo in movimento. Questa capacità di riconfigurarsi si ottiene praticando la
ricapitolazione ed anche la sequenza. Quest' ultima verrà trattata a breve. La
ricapitolazione ci rende chiaro nel tempo, chiaro fisicamente che noi siamo un
insieme di fibre energetiche, una serie di unità indipendenti ognuna dotata di
consapevolezza tenute insieme da una forza: l' aspetto vibratorio dell'
energia. Con la ricapitolazione noi impariamo a rinnovare noi stessi e a
riadattarci continuamente. La ricapitolazione si ricollega a tutti gli aspetti
del nagualismo. Ad esempio tra il sogno e l' agguato; tra la capacità di
intendere ed altri aspetti. Ricapitolare veramente richiede l' intervento dell' intento
e va a minare tutte quelle forze che ci tengono soggiogati, a partire dalla
forma umana, per arrivare al voladores o suggeritore. Questi sono i motivi per
i quali risulta veramente difficile praticare la ricapitolazione con
regolarità. La ricapitolazione si collega al sognare, all' agguato, alla
padronanza dell' intento. La ricapitolazione fa da linea di congiunzione tra
tutte queste cose. Fino alla comprensione di che cosa sia il "dono dell'
aquila". La ricapitolazione è un atto che ci guida alla relazione
personale con il lato attivo dell' infinito e questo lo fa con l' intervento
della Terra come essere consapevole. Facciamo un piccolo riassunto. La percezione dell' uomo corrisponde all' assemblaggio del punto di unione. L' universo consiste in un infinito numero di campi energetici che i veggenti vedono come filamenti luminosi. I campi di energia si irradiano da una sorgente di dimensioni inimmaginabile per un essere umano, metaforicamente dagli sciamani toltechi viene chiamata "Aquila", perché la Sua percezione ricorda quella di un aquila. Questo è il motivo per cui i filamenti energetici vengono chiamati emanazioni dell' Aquila. Gli sciamani percepiscono l' Aquila con l' intero corpo energetico, quindi tale percezione è indescrivibile a parole. I filamenti che compongono l' essere umano prendono forma in un grosso uovo luminoso. L' altezza di questo uovo è pari alla lunghezza del corpo umano più il braccio alzato sopra la testa sull' asse verticale. La larghezza è stabilita dall' apertura delle braccia sull' asse orizzontale. Questo uovo è conosciuto come il bozzolo o bolla dell' uomo. Solamente una piccola parte dei campi energetici contenuti nel bozzolo vengono illuminati contemporaneamente da un punto di luce brillante situato sulla superficie del bozzolo. Questo punto di luce è il punto di unione e ci conferisce la percezione di ogni cosa in un determinato momento. Cioè ciò che sentiamo e vediamo corrisponde ai filamenti energetici che il punto di unione accende. E' possibile che il punto di unione si sposti su altre posizioni della superficie del bozzolo, oppure al suo interno. Il punto di unione illumina qualsiasi campo energetico con cui viene a contatto, i diversi campi "accesi" da tale spostamento costituiscono una percezione nuova, che in base al tipo di spostamento può diventare completamente nuova. Dunque il vedere, caratteristica dei veggenti, è un altro modo percettivo dato dallo spostamento del punto di unione.
ciao io vorrei sapere una cosa in merito alle fibre energetiche. Come è possibile che si disorganizzano tra di loro? Come si mettono in ordne i ricordi in base al lavoro sulle fibre? E poi quando faccio il respiro spazzante mi viene più stanchezza che altro, mi conviene farlo oppure rivivo solo l'evento così com'è?
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